Vai al contenuto

Rendicontazione Progetti Finanziati: i finanziamenti europei

rendicontazione progetti finanziati
Rendicontazione Progetti Finanziati

Quando parliamo di finanziamenti a fondo perduto e di progetti finanziati, spesso la nostra attenzione si concentra prima di tutto sul trovare i fondi, sulle modalità di accesso e sulla strategia vincente da presentare per ottenere tali fondi. Purtroppo a volte si tende a minimizzare la funzione fondamentale del revisore dei conti: la rendicontazione per i progetti europei finanziati è diventata un vero e proprio must in questi settori. Sia per prevenire contestazioni da parte dei soggetti erogatori di fondi (come nel caso di fondi europei) che per rispondere alla richiesta di certificazione effettuata da una Società di Revisione, la figura del revisore contabile è fondamentale per te, per dimostrare che stati d’avanzamento e saldi finali di spesa dei progetti siano trasparenti ed in regola.

Questa tipologia di controllo è utile sia nell’ambito di bandi a livello nazionale e regionale che in caso di bandi comunitari e finanziamenti europei: basti pensare che per il ciclo 2021-2027 di programmazione delle risorse UE sono stati stanziati 2018 miliardi di euro a prezzi correnti (che equivalgono alla cifra di 1800 miliardi di euro a prezzi del 2018). Un notevole dispiego di fondi che però verranno giustamente concessi, nella maggioranza dei casi, a fronte di rendicontazione delle spese sostenute.

Il processo di controllo compiuto dal revisore è diventato quindi vitale negli anni, sia in occasione di operazioni come le Due Diligence, che per una basilare revisione legale dei conti, consentendogli di valutare le spese effettuate, in modo da evitare errori in bilancio, dovuti a mala gestione (intenzionale o meno) o tentativi di frode. Esaminiamo ora la figura del revisore contabile in relazione alla rendicontazione progetti finanziati ed ai fondi ottenuti tramite finanziamenti.

Progetti finanziati e controlli di I e II livello

Un gran numero dei progetti europei finanziati richiede una certificazione ed una revisione delle spese ammissibili, rendendo quindi indispensabile stilare una rendicontazione ufficiale, che venga regolarmente verificata e rispettata dal soggetto che beneficia dell’erogazione dei fondi, con l’obiettivo di seguire tutte le normative vigenti in corso e tutte le regolamentazioni interne specifiche di una determinata categoria di spesa.

esperto rendicontazione progetti finanziati
Esperto Rendicontazione Progetti Finanziati

Il revisore si colloca nel mezzo, fra l’azienda beneficiante e l’ente che eroga il finanziamento, fungendo come strumento di controllo sulle attività svolte dall’azienda: sarà il revisore che controllerà che tali indicazioni sottoscritte vengano rispettate meticolosamente, adoperandosi su controllo di I livello (primo livello) e di II livello (secondo livello). Esistono difatti programmi di finanziamento che prevedono la presenza obbligatoria di un revisore legale, che potrà beneficiare anche di strumenti aggiuntivi ausiliari, come ad esempio checklist che gli permettano di verificare più agevolmente la validità e l’eleggibilità di una data spesa rendicontata. Ma anche in caso di non obbligatorietà di revisione contabile, la figura del revisore resta fondamentale per i controlli di I e II livello: perché?

Cosa sono i controlli di primo livello? I controlli di I livello sono controlli finalizzati a garantire l’autorità di gestione del beneficiario nei confronti dei contributi dedicati al progetto, in relazione alla correttezza delle spese effettuate (come da regolamentazione indicata nel rendiconto). Quando si parla di autorità di gestione si fa riferimento ad un controllo effettuato affinché venga eseguita un’amministrazione efficace dei programmi operativi che rispetti i criteri afferenti allo specifico programma operativo. Questa tipologia di controlli è spesso eseguita sull’intero blocco di spese rendicontate; resta però la possibilità di campionare le spese da revisionare in caso di ripetitività di spese della stessa tipologia.

A seguito della liquidazione resta viva la possibilità di ulteriori verifiche, considerate i controlli di secondo livello, che possono essere eseguiti sia da parte delle autorità di gestione che da parte degli enti eroganti (che si tratti della Comunità Europa, di un Ministero, Regione … ). Qui trova risposta una delle domande più importanti legate alla figura del revisore contabile: perché è così importante il ruolo de revisore? Perché i controlli di II livello possono essere eseguiti anche 5 anni dopo la conclusione di un progetto: quali scenari si prospettano in caso di spese che non rispettano i criteri del rendiconto stipulato? In caso di ineleggibilità di una spesa effettuata, anche dopo che sia passato molto tempo, potrà essere ordinata la restituzione del contribuito, più specificamente della parte corrispondente del contributo erogato. Ecco perché la rendicontazione progetti finanziati acquisisce un così importante valore nell’ambito delle valutazioni obbligatorie e non in relazione alle sovvenzioni europee.

Cosa sono i progetti finanziati e i fondi europei

fondi europei
Fondi Europei

Parlare del lavoro del revisore contabile in relazione ai fondi europei rende spontanea la domanda: cosa sono i progetti finanziati? Cosa sono i progetti europei finanziati? Parliamo sempre della stessa cosa? In realtà parlare di fondi europei, progetti finanziati e finanziamenti europei corrisponde alla vecchia storiella delle dita e dei pollici: tutti i pollici sono dita, ma non tutte le dita sono pollici. Molti dei finanziamenti sono europei, ma ovviamente sarebbe assurdo dare per scontato che ogni finanziamento faccia parte dei progetti finanziati dall’unione europea. Difatti abbiamo parlato di bandi regionali, statali ed europei e di come la presenza di un revisore sia importante sempre, e non solo in caso di obbligatorietà di una società di revisione, anche solo per evitare e prevenire contestazioni da parte del soggetto erogatore dei fondi. Detto questo, e chiarito come i fondi possano o meno essere di natura comunitaria (europea), vediamo nello specifico cosa sono i fondi provenienti dall’Europa e come potervi accedere.

Disponibili per diverse tematiche e tipologie progettuali differenti, i progetti finanziati dall’unione europea si differenziano fra fondi a gestiti direttamente dalla Commissione Europea (fondi a gestione diretta) e fondi gestiti in collaborazione con le amministrazioni nazionali e regionali (fondi a gestione indiretta).

I fondi a gestione diretta sono divisi in 2 tipologie: appalti e sovvenzioni. Se gli appalti (chiamati call for tender) si svolgono sotto forma di gara d’appalto con la selezione della proposta migliore, le sovvenzioni (chiamate call for proposal) riguardano invece la presentazione di un progetto ben specifico che si basa su delle linee guida definite dalla comunità, parametri valdi sia in termini di programmazione che di affiliazione con partner.

I fondi a gestione indiretta (fondi strutturali e di investimento) si dividono in:

  • FESR: Fondo europeo di sviluppo regionale;
  • FES: Fondo sociale europeo;
  • FC: Fondo di coesione;
  • FEASR: Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale;
  • FEAMP: Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca.

Come presentare un progetto europeo

Il punto di inizio è sicuramente il lavoro di analisi che deve essere effettuato preventivamente, in modo da determinarne il grado di fattibilità dell’impresa che si ha davanti. Sarà importante analizzare le linee guida del progetto per valutare se le proprie potenzialità da sole potranno sopperire alle necessità progettuali presentate e valutare se il bando adeguato alla propria tipologia di azienda e proposta sia un bando diretto o indiretto.

Perché abbiamo parlato di “proprie potenzialità da sole”? Perché se nel caso di fondi a gestione indiretta, cioè quelli gestiti da regione e stato, è spesso possibile prendere parte ad un progetto anche come singola azienda o organizzazione (a meno che il bando non specifichi la necessità di costituire un consorzio di imprese o una rete aziendale); per quanto riguarda invece i fondi a gestione diretta, quindi i fondi europei veri e propri, la costituzione di una rete di aziende o di consorzi aziendali che includano diversi partner è spesso una della condizioni non solo auspicata, ma richiesta come parametro per la partecipazione.

Una volta effettuato il processo di scouting del bando o del piano adeguato di fra i progetti finanziati dall’unione europea disponibili o sovvenzionabili, si potrà proseguire con la costruzione della proposta progettuale e dei recruiting di eventuali partner d’impresa.

Chi può partecipare ai progetti finanziati

Ogni tipologia di bando e progetto ha degli specifici destinatari, i quali spesso sono vincolanti per la partecipazione allo stesso. Sarà quindi fondamentale in fase di scouting analizzare la platea a cui è rivolto il progetto o il bando, platea di destinatari che si divide in queste categorie:

  • PMI nell’ambito di richieste di sovvenzioni in quanto sostegno diretto, prestiti e garanzie (la cui gestione è generalmente monitorata a livello regionale o nazionale;
  • ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE e ORGANIZZAZIONI DELLA SOCIETÀ CIVILE, se agiscono in settori di attività UE senza fini di lucro;
  • GIOVANI, che possono accedere a finanziamenti per
    • istruzione,
    • formazione,
    • progetti per incoraggiare la partecipazione di cittadini, volontariato e multiculturalismo;
  • RICERCATORI, sovvenzioni per progetti di ricerca;
  • AGRICOLTORI e IMPRESE RURALI che possono beneficiare di sostegno al reddito o di pagamenti diretti in cambio di pratiche agricole ecologiche.

Come trovare i progetti europei finanziati

Trovare il progetto giusto richiede un notevole impegno di scouting, come detto, ma la strada migliore per trovare il risultato migliore è quella di analizzare la storia dei vincenti: uno studio approfondito dei casi che hanno avuto successo sarà di gran lunga la strada migliore per individuare la strategia giusta. Le intuizioni, per quanto importanti possano essere e per quanto vadano approfondite ed assecondate, potrebbero corrispondere a progetti già realizzati. Il numero di progetti finanziati dall’unione europea già esistenti è corposo, e realizzare un progetto già presente potrebbe non essere la strada per il successo, specie se non se ne analizzano capi saldi e punti deboli. Attenzione: non diciamo di bocciare in tronco idee simile ad altre o già esistenti, ma di analizzare quanto il mercato abbia prodotto in quella direzione, in modo da poter proporre, magari, un’evoluzione di un progetto esistente o una variante.

progetti finanziati dall'unione europea
Progetti Finanziati dall’Unione Europea

Ad ogni modo l’analisi dei progetti che si sono affermati permette di comprendere come ragionano le agenzie di valutazione (ranking), quali sono i loro interessi e gli elementi sui quali si dovrà puntare, mettere in evidenza, per avere successo nella propria proposta e messa in atto. Un modello già collaudato è sempre sinonimo di un meccanismo che sta già funzionando: perché reinventare la ruota?

Una volta compreso come fare e perché, è bene comprendere come trovare i progetti già finanziati: ad esempio il portale di finanziamento europeo contiene un database con un elenco dei progetti approvati. Tipologie di programmi differenti saranno suddivisi in elenchi differenti, come l’Erasmus+ Project Results Platform per il programma Erasmus+, il portale LIFE projects per il programma LIFE, il portale Creative Europe Projects Results per Europa Creativa ed il database della Commissione Europea Cordis.

Perché particolarmente utili è presto detto: tali progetti includono non solo l’idea di base innovativa o di successo, ma anche dati ed informazioni sulle organizzazioni ed i paesi coinvolti, le finalità, la durata e le attività implicate. Trovare nuove partnership potrebbe essere più facile analizzando queste informazioni dettagliate. Quando si analizzano progetti che puntano su valori ed elementi che in ambito nazionale ed europeo sono riconosciuti come vincenti (innovazione, visione europea, concretezza) si riconoscono percorsi da valutare, studiare e replicare.

Come accennato nei primi paragrafi, l’importanza di un revisore assume dei margini sempre maggiori in ambito di investimenti e raccolta finanziamenti. Considerando quanto l’Europa, Stato e regioni mettano a disposizione grazie ad incentivi, bonus e detrazioni, utilizzare uno strumento di crescita aziendale come quello offerto dai progetti finanziati potrebbe rappresentare un’occasione strategica. Basti considerare come la nuova programmazione dei fondi UE, che si propone di rendere moderna la politica di coesione, metta a disposizione fondi per il periodo 2021-2027:

  • oltre il 50% dell’importo totale dedicato al sostegno della modernizzazione dell’Unione Europea attraverso ricerca ed innovazione, equità in ambito di transizioni climatiche e digitali, nonché valori di preparazione, ripresa e resilienza;
  • 30% del bilancio destinato a combattere i cambiamenti climatici, con un focus specifico per la protezione della biodiversità e alle questioni di genere;
  • 20% dedicato alla trasformazione digitale;
  • 10% della spesa annuale degli anni 2026 e 2027 dedicati ad arrestare e invertire il declino della biodiversità.

Nuove strade da percorrere, vecchi standard di rendicontazione a cui sottoporsi: affidati al team di www.revisore.it per ottenere la tua consulenza gratuita di una squadra di professionisti del settore.

Email
Chiama Ora
Vuoi ricevere tutte le news del settore?
Iscriviti alla newsletter ora
Per maggiori informazioni sul trattamento dati personali ti invitiamo a consultare la nostra Privacy.