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La Dichiarazione IVA 2024 e la compensazione crediti emersi 

dichiarazione iva 2024
Dichiarazione IVA 2024

Per le aziende che nel 2023 hanno maturato crediti IVA, c’è la possibilità di utilizzarli per un massimo di 5.000 euro nel modello IVA 2024. 

Se tale limite viene superato, si può portare in compensazione la parte di crediti maturati in eccedenza, a partire dal decimo giorno successivo all’invio della Dichiarazione IVA 2024, trasmissibile dal periodo compreso tra il 1° febbraio 2024 e il 30 aprile 2024 esclusivamente per via telematica. 

Per farlo non basta il modello di dichiarazione annuale IVA ma serve l’apposizione del visto di conformità da parte dei soggetti abilitati oppure l’attestazione del revisore contabile. 

Questo non vale per le startup innovative ed i soggetti ISA che possono compensare i crediti maturati senza visto di conformità fino al limite di 50.000 euro

Dichiarazione IVA 2024: i soggetti che rilasciano il visto di conformità 

I soggetti abilitati al visto di conformità per portare in compensazione i crediti accedenti nel 2023 sono:

  • i professionisti iscritti all’Albo dei Commercialisti, degli Esperti Contabili o dei Consulenti del Lavoro;
  • i periti e gli esperti delle Camere di Commercio per la sub-categoria tributi al 30 settembre 1993 che hanno conseguito una laurea in giurisprudenza o economia oppure diploma di ragioneria;
  • i responsabili dei CAF per le imprese

Tali soggetti sono abilitati a presentare le dichiarazioni fiscali, aver sottoscritto una assicurazione RC professionale e darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate. 

Il visto di conformità è riservato ai soggetti che esercitano e tengono le scritture contabili e le dichiarazioni. 

Il rilascio del visto di conformità

dichiarazione iva
Dichiarazione IVA

I professionisti abilitati al rilascio del visto di conformità svolgono la verifica:

  • delle scritture contabili obbligatorie, attestandone la regolarità nella loro tenuta e conservazione;
  • la coincidenza dei dati presenti nelle scritture contabili e quelli della loro documentazione;
  • per i soggetti in contabilità unificata, il codice dell’attività prevalente nella presentazione della dichiarazione annuale IVA 2024;
  • il codice attività dei soggetti in contabilità separata;
  • la correttezza nel presentare il Modello 2024;
  • la coincidenza tra i dati della dichiarazione e quelli delle scritture contabili

Inoltre, bisogna controllare anche la presenza le operazioni attive con aliquote più basse rispetto a quelle su acquisti e importazioni, quelle non imponibili, di acquisto o importazione di beni ammortizzabili, non soggette a imposta, in regime di split payment e non imponibili effettuate da produttori agricoli.

Invio Modello IVA 2024: la compensazione dei crediti con il revisore

La sottoscrizione del revisore contabile del visto di conformità per i crediti in compensazione può essere fatta con l’invio della dichiarazione IVA annuale per gli adempimenti IVA e la liquidazione IVA. 

Il revisore calcola la quota di crediti IVA ancora non rimborsati in compensazione negli anni precedenti. 

L’organo di revisione o il revisore stesso verificano la coincidenza tra le scritture contabili e la documentazione relativa se il credito da compensare è superiore al volume d’affari dell’azienda. 

Invece, si controllano i documenti IVA 2024 con imposta al di sopra del 10 per cento rispetto a quella detratta nel periodo d’imposta 2023 se il credito da compensare è inferiore al volume d’affari. 

Come presentare la dichiarazione IVA per i crediti in compensazione 

modello iva
Modello IVA

Nel caso del revisore, i crediti in compensazione possono essere rimborsati attraverso la presentazione della Dichiarazione IVA relativa all’anno 2023 per via telematica all’Agenzia delle Entrate tra il primo febbraio e il 30 aprile sul sito dell’Agenzia delle Entrate stessa. 

A questo si deve aggiungere la conservazione delle copie della documentazione analizzata e della check-list utilizzata per effettuare i controlli. 

Nel caso in cui il soggetto che ha i requisiti per poter validare il visto di conformità può farlo da solo senza rivolgersi ad altri professionisti terzi. 

Infine, ricordiamo che la Dichiarazione IVA è il modello utilizzato dai titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, artistiche o professionali per indicare le attività attive e passive dell’anno d’imposta precedente. 

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