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I documenti del bilancio: la codificazione del revisore 

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Codificazione

La codificazione del revisore è un aspetto fondamentale dei documenti del bilancio. Questa codifica permette di identificare in maniera univoca il revisore che ha certificato i conti di un’azienda. Ogni revisore ha un codice specifico che viene registrato nei documenti del bilancio e negli archivi contabili dell’azienda. Questo codice è di fondamentale importanza per garantire la tracciabilità e l’affidabilità delle informazioni finanziarie riportate nei documenti del bilancio. Inoltre, la codification del revisore permette di tenere traccia delle competenze e dell’esperienza del professionista che ha svolto l’attività di revisione contabile.

Questo dato può essere utile nel valutare la qualità del lavoro svolto dal revisore e nel caso di necessità, rintracciare e contattare il professionista per ulteriori informazioni o chiarimenti.

In sintesi, l’ attività di codificazione del revisore è uno strumento fondamentale per garantire l’integrità e la veridicità delle informazioni finanziarie contenute nei documenti del bilancio. 

Su quali documenti avviene la codificazione del revisore

Il revisore applica un determinato codice sui documenti oggetto della sua attività quali:

  • il prospetto contabile e la nota integrativa;
  • il bilancio non conforme;
  • il bilancio consolidato e la nota integrativa;
  • il verbale di assemblea;
  • il verbale del consiglio di sorveglianza;
  • la relazione sulla gestione;
  • la relazione del sindaco o del sindaco unico;
  • la revisione legale dei conti;
  • la situazione dei conti;
  • il rendiconto

La disciplina della codifica dei documenti serve per garantire la tracciabilità delle risorse e delle attività svolte dal revisore durante il suo lavoro. 

I benefici della codificazione del bilancio 

I benefici dell’ applicazione dei codici del bilancio sono molteplici e importanti per una corretta gestione finanziaria delle aziende. Innanzitutto, essa permette di ottenere:

  • un quadro chiaro e strutturato delle entrate e delle uscite dell’azienda, facilitando così la pianificazione e il monitoraggio delle attività finanziarie, la possibilità di partecipare a programmi di finanziamento pubblico regionale, nazionale ed europeo;
  • individuare e valutare tempestivamente eventuali errori o situazioni di rischio, consentendo di intervenire prontamente per correggere le anomalie;
  • la trasparenza e la tracciabilità delle informazioni finanziarie, indispensabili per relazionarsi con le parti interessate come investitori, creditori e soci;
  • garantire l’attendibilità e l’accuratezza delle informazioni finanziarie presenti nel bilancio, aumentando la fiducia degli stakeholder nei confronti dell’azienda e dei concorrenti.

In conclusione, la procedura di codifica del bilancio esistente porta notevoli vantaggi in termini di gestione finanziaria, trasparenza e affidabilità delle informazioni. 

Il carattere della codificazione online: il formato XBLR 

codifica del bilancio
Codifica del bilancio

Il revisore deve dal 2014 svolgere la redazione del bilancio in formato XBLR al Registro delle Imprese. La disposizione prevede che egli:

  • non è responsabile della conversione del bilancio in questo formato;
  • non risponde su incongruenze e sulla non aderenza del bilancio con quello convertito in XBLR, ( il revisore può farlo se l’azienda gli assegna un incarico separato con una lettera di attestazione. 

Per farlo il revisore si deve attenere alle indicazione sulle norme giuridiche relative da parte dell’ASSIREVI, l’Associazione Italiana Revisori Contabili e dello IASSB, l’Auditing and Assurance Standards Board. Quindi, limitandosi alla conversione del bilancio, il revisore è esentato dalle criticità che potrebbero emergere in tale processo. 

La nuova tassonomia di bilancio 

Per la lettura del bilancio, sono stati introdotte novità dal 2018 che aiutano chi legge il bilancio ad individuare nella parte iniziale della nota integrativa gli elementi corrispondenti:

  • i principi con il quale il documento è stato redatto;
  • le deroghe previste nell’ordinamento;
  • la correzione degli errori;
  • la modifica dei principi contabili;
  • la difficoltà nella comparazione e nell’adattamento del bilancio con quello dell’esercizio precedente;
  • i criteri di valutazione utilizzati;
  • le informazioni nelle note finali

Nel campo delle altre informazioni del bilancio bisogna introdurre l’informativa riguardante la Legge per il mercato e la concorrenza numero 125 del 2017 che prevede nella nota integrativa l’inserimento delle somme al di sopra dei 10.000 euro ricevute dalle PA o da società controllate da esse pena la non validità del contratto e la restituzione degli importi ricevuti. 

Inoltre, nel campo delle altre informazioni bisogna inserire:

  • la compliance sulle cooperative;
  • l’informativa sulle provvidenze pubbliche;
  • le informazioni per le società che possono redigere la nota integrativa e il bilancio in forma abbreviata. 

In generale, non cambiano in modo organico la quantificazione del bilancio di esercizio e di quello consolidato.  

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